Parchi Eolici in Basilicata: aggiornare il PIEAR

24/06/2013
L’INU/Basilicata accoglie con soddisfazione la notizia della mancata partecipazione della Società “Zefiro Energy” all’asta indetta dal GSE per l’aggiudicazione dei MW da realizzare nel Parco Eolico delle “Matine”, a ridosso del Sito/Unesco di Matera: il che salvaguarda (almeno per ora), detto sito. 

Notizia che rappresenta (forse) un primo risultato di quella mobilitazione dell’opinione pubblica regionale e nazionale sull’argomento, alla quale l’INU ha fortemente contribuito, e della puntuale reazione della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, che ha chiesto formalmente l’annullamento dell’Autorizzazione Unica, perchè palesemente illegittima.

La battaglia però non è affatto terminata: il problema resta quello della salvaguardia dell’intero territorio regionale dall’aggressione dei “parchi eolici”, e quindi della modifica-adeguamento del PIEAR regionale, come da noi richiesto nel comunicato del 7 giugno.

Per questo motivo l’INU/Basilicata ritiene fondamentale non mostrare alcun appagamento e/o abbassamento di guardia sull’argomento; ma ritiene invece necessario reiterare la richiesta al Consiglio Regionale di Basilicata, perché, dando un segnale di grande senso di responsabilità, deliberi un’aggiornamento del PIEAR che contenga:

–          l’adeguamento alle “Linee Guida” nazionali, dei criteri per la determinazione dei “siti non idonei” all’installazione dei parchi eolici ;

–          l’individuazione di massima delle aree di crinale strutturanti il paesaggio regionale (par.1.2.1.1 del PIEAR), e delle aree agricole interessate da produzioni agricolo-alimentari di qualità, e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale, elaborate direttamente dal Dipartimento Ambiente e Territorio (anche in collaborazione con il “Comitato Paritetico Stato-Regione” già istituito, ma mai attivato), nelle more della loro più puntuale definizione nel Piano Paesaggistico Regionale.

–          una conseguente riduzione della quota di energia da fonti rinnovabili assegnata all’eolico (allo stato i 2/3 del burden sharing!), trasferendola per quanto possibile al fotovoltaico, integrato nelle architetture e/o collocato nelle sterminate aree industriali dismesse della regione; ed alla incentivazione di micro-impianti di “autoproduzione”, integrati nelle residenze, nei servizi pubblici, nelle attività produttive agricole, artigianali, industriali, ecc. (la cui realizzazione potrebbe attivare, essa sì, un significativo comparto produttivo regionale).

Un argomento quindi “urgente ed indifferibile“, di competenza dell‘attuale Consiglio Regionale, perchè con le autorizzazioni già calendarizzate, si rischia che il prossimo Consiglio eletto si trovi a deliberare quando tutto ormai è stato irrimediabilmente compiuto, ed il nostro paesaggio consegnato alla mercè degli interessi imprenditoriali o, al massimo, della giurisprudenza dei TAR: non possono essere questi soggetti a decidere delle sorti della nostra più importante “risorsa non rinnovabile“.

Per questo motivo chiediamo al Consiglio Regionale, che rappresenta la comunità regionale, unica titolare del “suo” paesaggio, un urgente atto di responsabilità, che definisca un adeguato, severo ed illuminato aggiornamento dei criteri di gestione del territorio lucano ai fini della produzione di energia da fonti rinnovabili.

 

                                                                     Il Direttivo INU/Basilicata

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