Conferenza Onu “Habitat III”: ecco come l’Inu è in prima fila per l’organizzazione

17/12/2015
L’Istituto Nazionale di Urbanistica è stata prescelto, assieme ad altri diciannove enti e organizzazioni molti dei quali di fama e rilevanza mondiale – tra cui l’OCSE, la Banca Mondiale, la London School of Economics, la United Cities and Local Governments, il Lincoln Institute of Land Policy, la Rockefeller Foundation, l’United Nations Environment Programme, e l’Inter-American Development Bank – per svolgere un ruolo guida nell’elaborazione della “New Urban Agenda”, il piano d’azione mondiale che verrà adottato dalla Conferenza ONU “Habitat III”. Di seguito un riepilogo degli scopi della Conferenza e del ruolo e del lavoro dell’Inu in relazione a essa.

La Conferenza si svolgerà dal 17 al 20 Ottobre 2016 a Quito, in Ecuador ed è stata deliberata attraverso la risoluzione 66/207 del marzo 2012 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Le prime due Conferenze si sono svolte nel 1976 e nel 1996.  Il Programma delle Nazioni Unite per gli Insediamenti Umani (UN – HABITAT) è stato incaricato di organizzare l’evento e il processo preparatorio. L’obiettivo finale della Conferenza Habitat III è di rinvigorire l’impegno globale per l’urbanizzazione sostenibile, concentrandosi sull’attuazione di una “New Urban Agenda”, costruita sulla Habitat Agenda di Istanbul ed altri documenti normativi. La New Urban Agenda sarà il documento di programmazione condiviso a livello globale che indirizzerà i programmi e le politiche urbane per lo sviluppo sostenibile delle città e degli insediamenti umani nei prossimi decenni.

La New Urban Agenda sarà strettamente connessa agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) approvati dall’Assemblea Generale nel settembre scorso che sostituiscono e ampliano gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs). Sebbene il comitato nazionale italiano non sia stato ancora costituito (tutti gli stati membri ne deve costituire uno per preparare l’evento), l’Istituto Nazionale di Urbanistica  ha partecipato attivamente alle prime due riunioni di coordinamento convocate dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il Segretariato Habitat III ha pubblicato nel settembre scorso 22 Issue Papers su temi specifici che trattano gli argomenti più rilevanti della New Urban Agenda.  Gli Issue Papers saranno presi in considerazione in 10 Policy Papers redatti da altrettante Policy Units.  Ogni Policy Unit deve presentare un rapporto al Segretariato Generale della Conferenza e all’Ufficio del Comitato Preparatorio.  Le Policy Units sono guidate da due organizzazioni internazionali ciascuna, responsabili del coordinamento e della presentazione del lavoro conclusivo presso il Segretariato Generale della Conferenza. Le organizzazioni sono stata selezionate sulla base di candidature segnalate dai governi di tutti i paesi membri dell’ONU.

Il coinvolgimento dell’INU nel processo Habitat III ha preso le mosse dall’ultima edizione della Biennale dello Spazio Pubblico e della sua tavola rotonda internazionale “Making Space for Public Space”. In quell’occasione, i partecipanti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale hanno segnalato il possibile ruolo dell’Inu per la preparazione della conferenza. In seguito a questa segnalazione L’INU è stato selezionato insieme alla Urban Planning Society of China (UPSC) per guidare la Policy Unit 6 che si occupa di “URBAN SPATIAL STRATEGIES: LAND MARKET AND SEGREGATION”. Ogni Policy Unit è infatti guidata da due organizzazioni. Il responsabile INU è Pietro Garau.

La prima attività della Policy Unit è stata l’ Expert Group Meeting (EGM) che si è svolto il 16 e 17 Novembre a Barcellona in concomitanza con la Smart City Expo. Il programma di lavoro prevede la redazione di una rapporto preliminare (entro dicembre 2015) da divulgare pubblicamente per raccogliere commenti e suggerimenti, e la stesura di una versione definitiva da concludere entro il febbraio 2016.

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