L’Inu alla Giornata Mondiale delle Città. La progettazione urbana alla base di un futuro sostenibile

06/11/2015
La Giornata Mondiale delle Città, che le Nazioni Unite festeggiano l’ultimo giorno di ottobre, ha  avuto quest’anno la sua principale celebrazione a Milano in concomitanza delle cerimonie di chiusura dell’EXPO 2015. Dopo gli indirizzi di saluto del sindaco di Milano, della vice direttore esecutivo di UN-Habitat e del vicesindaco di Shanghai, il tema della Giornata di quest’anno, “Designed to Live Together”, è stato sviluppato e discusso da tre keynote speakers: Wu Zhiqiang, Vicepresidente dell’Università di Tongji di Shanghai e già coordinatore della progettazione dell’EXPO di Shanghai del 2010; Greta Nasi, Direttore dell’Area Public Management & Policy, SDA Bocconi; Pietro Garau, in rappresentanza dell’Istituto Nazionale di Urbanistica e già direttore del Segretariato per la Conferenza ONU Habitat II. 

Garau  nella sua relazione ha sottolineato un dato finora ai margini degli studi e delle osservazioni dagli specialisti dei processi di urbanizzazione su scala mondiale: il 96 per cento dell’incremento della popolazione mondiale tra oggi e l’anno 2050 si insedierà nelle città dei paesi in via di sviluppo. L’esponente Inu ha sottolineato che le prospettive di sostenibilità ambientale del pianeta in questo lasso di tempo dipenderanno in gran parte dalla maniera in cui verranno progettati e pianificati i processi di rigenerazione ed espansione urbana per 2 miliardi e trecento milioni di nuovi abitanti delle città.

Garau ha spiegato: “Tutti concordano ormai sulla necessità di progettare città compatte e ad alta densità. Ma questi criteri sono solo condizioni necessarie e non sufficienti per garantire da una parte l’uso saggio e previdente dei suoli e delle risorse energetiche,  e dall’altra il presupposto di una buona qualità insediativa per tutti. Due esempi nella stessa città – Barra da Tijuka ed Ipanema a Rio de Janeiro- sono stati usati per dimostrare come densità e compattezza possono essere garantite con risultati di qualità dello spazio pubblico, e più in generale della qualità urbana, diametralmente opposti. Ma dovranno essere soprattutto i cittadini a pretendere da urbanisti, progettisti, amministratori ed operatori urbani una pianificazione capace di garantire qualità urbana per tutti  ed  all’altezza delle caratteristiche di intelligenza ed innovazione dei grandi sviluppi della tecnologia”.

Il keynote speaker INU ha anche ricordato che l’Istituto, in tandem con la Urban Planning Society della Repubblica Popolare Cinese, è alla guida di una “Policy Unit” composta da venti esperti di fama provenienti da tutto il mondo che dovrà sviluppare per la Conferenza ONU “Habitat III” il tema “Strategie Spaziali, mercati dei suoli e segregazione urbana”.

L’intervento di Pietro Garau

Per informazioni
Andrea Scarchilli
Ufficio Stampa Istituto Nazionale di Urbanistica
E – mail: ufficiostampa@inu.it
Mob: 329.6310585 

Articolo pubblicato in: Comunicati stampa, In Evidenza, InuInforma, NL
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