Città metropolitane e governo del territorio. I nodi in un seminario di Inu Lombardia

17/09/2014
L’istituzione delle città metropolitane è un processo che comporterà la radicale modifica degli assetti di governo locali. Se ne è parlato oggi nel corso di un incontro organizzato dalla sezione lombarda dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, a Milano. 

A partire dal gennaio del prossimo anno nascerà in alcune aree del Paese, compresa quella milanese, un nuovo ente che andrà ad assumere una parte della funzioni delle Province (che scompariranno), a cui se ne aggiungeranno delle altre. Si tratterà di un processo che coinvolgerà anche il settore dell’urbanistica e del governo del territorio. Al momento alcune questioni rimangono aperte, specialmente per quanto riguarda il rapporto da configurare tra i diversi livelli di governo: la Regione, la Città metropolitana, i Comuni dell’area.

Per proporre orientamenti innovativi Inu Lombardia ha chiamato al tavolo rappresentanti degli enti coinvolti oltre a rappresentanti delle sezioni di alcune delle regioni dove avrà luogo il cambiamento istituzionale.

Piergiorgio Monaci, direttore del Progetto Area metropolitana del Comune di Milano, ha evidenziato che sulla base di quanto disposto dalla legge 56 (legge Delrio) le Città metropolitane avranno compiti più ampi e incisivi delle “vecchie” Province: “Ci sarà un rafforzamento: oltre a funzioni di coordinamento, che erano propri delle Province, i nuovi enti avranno funzioni di pianificazione territoriale generale”.

A questo proposito il presidente onorario di Inu Lombardia Fortunato Pagano ha sottolineato la necessità di un rapido chiarimento sul fronte delle norme:  “La nuova città metropolitana potrebbe rivelarsi solo di una Provincia con alcuni poteri speciali indicati dalla 56, con norme vaghe che possono essere fonte di dubbi. E’ da auspicare una rapida evoluzione del processo che chiarisca, in particolare, da un lato le funzioni che rientrano tra quelle di pianificazione territoriale generale attribuite alle città metropolitane e poi le funzioni comunali aventi ad oggetto la pianificazione strutturale e strategica. Occorre poi mettere in chiaro quali sono le funzioni relative alla prestazione, organizzazione e coordinamento di servizi genericamente attribuite dalle legge 56 alle città metropolitana”.

Per Paolo Baccolo,   direttore generale del Dipartimento Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Regione Lombardia, “la programmazione e la pianificazione della città metropolitana hanno senz’altro una dimensione più forte ed incisiva rispetto a quella dei piani territoriali di coordinamento provinciali. Inoltre la programmazione e pianificazione della città metropolitana si dovranno peraltro collocare, con modalità assolutamente da definire, all’interno del Piano Territoriale Regionale. Si impone anche un aggiornamento della legge regionale del 2005”.

Per informazioni
Andrea Scarchilli
Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica
Mob: 329.6310585
E – mail: ufficiostampa@inu.it

Articolo pubblicato in: Comunicati stampa, InuInforma, NL
 

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