Convegno nazionale AUDIS “Rigenerare l’Italia. Ruoli, obiettivi, strumenti per ripartire dalle città

Audis16/05/2014
Si terrà il 16 maggio, in collaborazione con il Comune di Modena, il convegno nazionale AUDIS dal titolo “Rigenerare l’Italia. Ruoli, obiettivi, strumenti per ripartire dalle città”.
Il programma – con il coordinamento di marina Dragotto, Direzione AUDIS – si apre alle ore 9,30 presso il Teatro Fondazione Collegio San Carlo di Modena con la registrazione dei partecipanti. Alle ore 10 introduzione ai lavori con Elisabetta Meucci (Presidente AUDIS / Assessore all’Urbanistica del Comune di Firenze) e Gabriele Giacobazzi (Direttivo AUDIS / Assessore all’Urbanistica Modena).
Alle 10,30 si aprirà la prima sessione dei lavori, coordinata da Marina Dragotto, Direttrice AUDIS, con due relazioni di inquadramento generale tenute da Roberto D’Agostino (“Dai piani regolatori ai piani di rigenerazione”) e da Lorenzo Bellicini, AUDIS / Direttore Cresme (“I numeri della Rigenerazione urbana”). Seguiranno 5 relazioni di approfondimento del documento di proposte di miglioramento della strumentazione normativa e procedurale a favore della rigenerazione urbana. Le relazioni saranno curate da: Dionisio Vianello, Presidente onorario AUDIS (“La normativa urbanistica nazionale e regionale: bilancio critico e proposte”); Umberto Mosso, Direttivo AUDIS / Risorse per Roma spa (“Gli strumenti di governance del rapporto tra pubblico e privato”); Luca Giacomelli, Direttivo AUDIS / Serenissima SGR (“I Fondi Immobiliari come vero strumento di sviluppo per la rigenerazione urbana”); Federico Vanetti, Direttivo AUDIS / DLA Paper Italia (“Gli strumenti ambientali in relazione agli strumenti urbanistici”); Stefano Lo Russo, Direttivo AUDIS / Assessore all’Urbanistica di Torino (“Dal recupero alla rigenerazione: l’esperienza dei Comuni”, relatore da confermare).
Dopo la pausa pranzo il convegno riprende alle ore 14 con una serie di interventi programmati nei quali le principali Associazioni italiane che negli ultimi anni si sono occupate di rigenerazione urbana, sono chiamate ad esprimersi sulle proposte di AUDIS e a dare il loro contributo critico per definire una posizione comune. Coordinata da Guglielmo Pelliccioli (Direttore de “Il Quotidiano Immobiliare”) la sessione si sviluppa intorno al titolo “Come ripartire dalle città” e vede la partecipazione di: Piero Fassino (Presidente ANCI, da confermare), Domenico Cherio (Vice presidente ANCE con delega all’Urbanistica), Aldo Mazzocco (Presidente di Assoimmobiliare), Leopoldo Freyrie (Presidente Consiglio Nazionale degli Architetti), Armando Zambrano (Presidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri), Silvia Viviani (Presidente INU) e Andrea Poggio (Vice-Presidente Legambiente ).
Alle 16,30 le conclusioni affidate a Graziano Delrio, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel (relatore da confermare).

Il convegno si vuole concentrare sul tema della Rigenerazione Urbana, che si è ormai imposto nel dibattito nazionale ed è assunto come riferimento in molti contesti: da quelli locali in relazione a specifici progetti di intervento, a quelli nazionali in relazione a disegni di legge di stampo ambientale e/o economico, passando per tutti i livelli intermedi, sia pubblici che privati, che mirano a stimolare la ripresa del settore immobiliare come volano, pur aggiornato e rivisto, di tutto il sistema.
In questo contesto “maturo” sembra essere arrivato il momento di fare il punto della situazione, ragionando su alcuni aspetti: il ruolo della rigenerazione urbana e i suoi obiettivi di fondo; la dimensione (fisica, sociale ed economica) della città da rigenerare; il punto sugli strumenti: da quelli superflui, inadatti o controproducenti, a quelli invece utili, necessari e da inventare.
Il tutto nella necessità di recuperare un’ottica organica e di sistema, abbandonando un binomio che per molti anni ha visto la “riqualificazione” come alternativa alla “espansione”, per ricondurre ad unità un problema che in realtà si rivela sempre di più trasversale. In altre parole, l’antitesi su cui si è fondato nell’ultimo decennio il binomio riqualificazione vs espansione sembra ormai del tutto fuori luogo, ed ormai superato.
Occorre quindi rimettere a fuoco la questione della “rigenerazione” della città, che non può più essere vista come caso fortuito o episodio, quanto piuttosto come strategia e panorama di riferimento per il futuro delle nostre città. In particolare, per quella città “di mezzo”, cresciuta tra il dopoguerra e gli anni ‘80, che tutti noi viviamo quotidianamente, ma a cui non riconosciamo né un rango di centro, né uno di periferia: che invece oggi è sempre più protagonista, e che può divenire terreno di sperimentazione importante nel prossimo futuro.
Davanti ad attenzioni crescenti verso i temi dell’ambiente, del consumo di suolo, della qualità della vita (concetti troppo spesso usati come slogan svuotati di significato, senza un serio impegno sul piano degli strumenti e della reale operatività) la città di mezzo offre un terreno di lavoro eccezionale.
In questo, la città che già c’è gioca un ruolo essenziale: sono ormai maturi i tempi per un cambio di prospettiva, per occhi diversi con cui osservare i fenomeni, con strumenti rinnovati per metterci mano.
Ma se rigenerare diventa strategia di lungo periodo e nervatura delle politiche urbane, occorre certamente ridefinirne gli obiettivi: con meno retorica e con un maggior pragmatismo che consenta, davvero, di metterla in pratica.
L’aspetto dimensionale della città da rigenerare suggerisce a sua volta la necessità di rivedere strumenti e paradigmi dell’analisi urbana, che non sono più riconducibili ai soli concetti di centro e periferia, rispetto a due grandi temi:
– la definizione di città come ambito complesso di funzioni e relazioni intense e di pregio, non presenti in tutto il territorio urbanizzato;
– la capacità di lettura, ad una scala adeguata, dello stato di salute fisico, sociale ed economico delle diverse parti dei nostri agglomerati urbani (dai centri storici alla città diffusa).
Definire le modalità di lettura delle nostre aree urbanizzate rispetto a questi due elementi offre la possibilità di stimare, almeno potenzialmente, l’impatto della rigenerazione urbana sotto diversi profili: fisico, sociale, economico e ambientale.
Sul fronte degli strumenti è ormai evidente che la dotazione maturata nel dopoguerra per far fronte alle spinte del boom economico, non ha più riscontro oggi, né utilità pratica in un contesto di sostanziale blocco demografico e di crisi economica, in un momento in cui gli investimenti vanno in primo luogo ma attratti e coordinati, prima che governati.
Quali strumenti sono necessari? A quali obiettivi devono rispondere? Chi può metterli in campo?
Partendo da una analisi critica del quadro normativo regionale e nazionale, il Convegno cercherà di dare delle risposte praticabili a queste domande richiamando i soggetti pubblici e privati a un impegno diretto e concreto. La partecipazione al convegno è gratuita previa iscrizione. Per iscriversi è possibile utilizzare il modulo online a questo link oppure tramite il banner in home page del sito www.audis.it Chi avesse precedentemente segnalato la propria iscrizione tramite mail non necessita di registrarsi nuovamente. Per ulteriori informazioni scrivere a segreteria@audis.it
Il programma e la bozza di proposte AUDIS.

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