Convegno “Riflessi della nuova Politica Agricola Comune 2014 – 2020 sull’ambiente e sul paesaggio in Italia”

Catap19/06/2014
L’attuazione della nuova PAC pone in modo nuovo alcune questioni cruciali per l’ambiente ed il paesaggio rurale, da considerare nelle sue diversificazioni (campagna industrializzata, fasce periurbane, zone collinari-montane). Tra gli aspetti prioritari sono da segnalare:

  • Il tema del rafforzamento e della valorizzazione delle identità paesaggistiche locali legate ai sistemi rurali, ormai culturalmente consolidato, è ancora lontano da un suo riconoscimento
    adeguato in sede di governo del territorio e dell’ambiente. Il tema si incrocia ora con quello emergente dei servizi ecosistemici prodotti dagli agrosistemi. A questo riguardo si pone ormai in concreto e con urgenza la questione delle modalità di riconoscimento dei PES. Altro aspetto cruciale è quello della segregazione della CO2 quale valore aggiunto fornito dai cari interventi di rivegetazione e di miglioramento del suolo.
  • La necessitò di una integrazione ottimale sui diversi piani di governance coinvolti. Quello del rapporto tra città e campagna, con la questione nodale delle periferie urbane. Quello dei livelli di governo coinvolti dal locale all’area vasta, in pratica dal Comune alle Regione. Quello del ruolo strategico dei Parchi e delle aree naturali protette.
  • La necessità di chiarire la natura ed il ruolo delle infrastrutture verdi eco-paesaggistiche (IV) in ambito agricolo ed il loro rapporto con la green economy, anche in relazione alle modalità di attuazione dei programmi e dei progetti finanziabili con i nuovi fondi strutturali europei 2014-2020.
    Ciò anche per il ruolo strategico che le IV dovranno avere come criterio e risposta agli obiettivi di integrazione necessaria tra le diverse politiche finanziate.
  • L’obiettivo di minimizzazione dei nuovi consumi di suolo produce nuove esigenze di definizione del ruolo dell’agricoltura periurbana e di un suo ridisegno attraverso criteri integrati, perseguibili anche attraverso uno sviluppo di infrastrutture verdi multifunzionali.
  • E’ da capire come i nuovi PSR stiano tenendo conto delle esigenze precedenti, e come si possano ulteriormente condizionare in modo positivo. Si pone al riguardo la necessità di poter valutare l’efficacia degli interventi attraverso opportuni sistemi di monitoraggio.
  • E’ necessario anche capire come lo strumento del greening del primo pilastro obbligatorio possa davvero svolgere le sue immense potenzialità, e come migliorare la sua accettazione da parte degli operatori agricoli attraverso un riconoscimento economico dei servizi associabili al territorio. Il 2014 sarà l’anno decisivo per le decisioni in merito. E’ importante chiarire meglio sia i rischi sia le opportunità positive del tema.
  • E’ necessaria una maggiore chiarezza sull’integrazione tra agricoltura e interventi di difesa del suolo su versanti instabili montani e collinari (fondi valle montani, terrazzamenti abbandonati) con tecniche a basso contenuto energetico (ingegneria naturalistica, sistemi Idraulico forestali).
  • Dal punto di vista tecnico si pone il tema dei sistemi di monitoraggio, per quanto attiene sia la qualità dell’assetto idrogeologico, sia la qualità della natura associata, aspetti che intervengono i tutti i punti precedenti.

Il programma

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