Informazione ambientale a Taranto, meno conflitti e più qualità
09/01/2014
Le polemiche sulle rilevazioni della presenza di inquinanti nell’aria di Taranto pongono ancora una volta in evidenza quanto sia rilevante tenere alto il livello di attenzione sull’informazione ambientale. In fondo non è così rilevante sapere se alla BESTAT i livelli di inquinamento siano analoghi a quelli di Tamburi nell’area urbana tarantina.
E’ invece molto importante ricreare un collegamento più forte tra le scelte “per” Taranto e le scelte “di” Taranto. Tali scelte devono essere effettuate in conseguenza di una capacità di controllo del rischio ambientale che finora appare inefficace. A proposito della polemica ARPA – Peacelink, va detto che è possibile che le differenti rilevazioni effettuate siano entrambe attendibili ma certo non possono essere sufficienti per garantire certezza nel contesto tarantino.
Bisogna incrementare il numero di rilevazioni e il numero di punti di osservazione, e soprattutto diffondere in maniera trasparente le informazioni. Quindi ben venga la compresenza di più soggetti che operano analisi ambientali se metodologicamente controllabili, perché il pluralismo, in un auspicabile quanto necessario maggior rispetto reciproco, non fa mai male.
Va rispettato il concetto di Democrazia Ambientale, basato sull’informazione frequente e accessibile a tutti, che consente di maturare la libertà non di una generica scelta, ma di una consapevole decisione.
Carmelo Torre – Presidente sezione Puglia Istituto Nazionale di Urbanistica
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