Comunicato di “Abbracciamo la cultura”
27/09/2012
L’Italia è un Paese ricco di cultura ma che non la remunera, e che non sa cogliere l’occasione che il suo patrimonio materiale e immateriale gli offre. L’affermazione dei settori della conoscenza e dell’informazione a più elevato livello tecnologico e di saperi, delle arti e delle produzioni culturali, rappresenterebbe invece l’occasione per il lancio di un ciclo di investimenti produttivi capaci di esprimere una reale domanda di lavoro qualificato, e di vedere la tutela e la valorizzazione del patrimonio di beni conoscenze e competenze nel settore culturale come essenza della Qualità Italia.
La Coalizione “Abbracciamo la cultura”, a cui fra i tanti soggetti INU aderisce (cfr www.abbracciamolacultura.it ), continua a proporre elaborazioni ed azioni concrete (lo farà anche il prossimo 6 novembre a Roma) per il rilancio della cultura come “materia prima” per lo sviluppo del Paese, e per contrastare i tagli lineari e gli effetti della spending review sul personale, i servizi e il sistema formativo ed educativo, esigendo investimenti, una programmazione lungimirante ed una valutazione reale dei bisogni, sostenendo anche le politiche culturali territoriali.
Per questo la Coalizione “Abbracciamo la cultura” condivide le ragioni che hanno portato all’indizione dello sciopero generale dei settori pubblici per il 28 settembre 2012 e sarà presente alla manifestazione nazionale di Roma, per mettere in evidenza il fondamentale rapporto tra sviluppo, cultura e lavoro.