La giunta regionale sarda approva il Ppr, ma manca il parere Savi. Protesta l’Inu con le associazioni

14/02/2014
Da notizie stampa si apprende che la giunta regionale ha approvato questa mattina  il PPR del 2013 in via definitiva. Nella delibera di approvazione sono richiamate solo le 350 osservazioni che erano state presentate il 30 novembre, ma non è presente il parere del   servizio SAVI per quanto riguarda la conclusione della  procedura VAS in riferimento al nuovo PPR 2013.

 Dalle prime informazioni risulta che tale delibera non sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale BURAS fino  alla necessaria integrazione del parere del SAVI (servizio di valutazione ambientale).  In sostanza  è stata approvata una delibera  di comunicazione elettorale, che per fortuna non dovrebbe  produrre effetti immediati.  Siamo in presenza, a nostro parere, di un procedimento illegittimo che fa  rilevare uno “svilimento” della procedura VAS e del ruolo del SAVI, rendendo inutile il relativo parere conclusivo.

Recentemente avevamo scritto agli enti competenti che in riferimento al parere SAVI sul PPR Appare impossibile che un procedimento così importante per il futuro del territorio della Sardegna, possa essere esaminato, non solo senza le necessarie procedure di partecipazione, ma in maniera affrettata e precipitosa quasi che si trattasse di un adempimento secondario  e ‘pro forma’ e quindi in palese contraddizione con le direttive europee”. Vorremmo osservare che  la procedura VAS prevede 90 giorni a partire dal 7 gennaio, che  scadranno ai primi di aprile. Tale tempo non si può comprimere trattandosi di un documento complesso, che riguarda le prospettive pianificatorie  di  tutto il territorio regionale e per il quale abbiamo rilevato palesi illegittimità.

Proprio perché siamo consapevoli dell’importanza del processo partecipativo avevamo già sollecitato un ulteriore incontro pubblico, per informare tutta la popolazione del notevole impatto che il  nuovo PPR, se approvato, avrebbe sull’ambiente.

Ricordiamo, inoltre, che annunciare l’approvazione definitiva del PPR potrebbe indurre qualche amministratore comunale a rilasciare provvedimenti illeciti, che sarebbero certamente annullati, creando una confusione che nuocerebbe gravemente alla tutela del paesaggio e del patrimonio culturale.

All’opposto di quanto dichiarato dal Presidente della giunta regionale, riteniamo che il parere del SAVI, ufficio competente, sia obbligatorio e vincolante. Infatti tale  parere potrebbe proporre censure, prescrizioni e modifiche anche importanti della normativa del PPR da variare la natura stessa del PPR. Non è corretto, per il ruolo degli uffici della pubblica amministrazione, dare per scontato che il parere in questione possa essere ininfluente o accessorio.

Inoltre è abbastanza grave che con il metodo dell’approvazione odierna vengano incentivate anche le amministrazioni comunali a fare a meno a loro volta della procedura VAS nella adozioni dei PUC.

In conclusione esprimiamo la più totale contrarietà sulla procedura seguita, riservandoci la presentazione di immediati ricorsi presso tutte le sedi competenti.

Legambiente Sardegna                  Vincenzo Tiana
Italia Nostra                                     Maria Paola Morittu
Fai Sardegna                                     Maria Grazia Piras
INU  Sardegna                                  Enrico Corti
WWF  Sardegna                               Nicoletta Selis

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