Consumo di suolo, ex ministro Catania ripresenta ddl alla Camera
11/06/2013
Dall’agenzia di stampa Dire: Come ministro delle Politiche agricole del governo Monti, Mario Catania, aveva elaborato un disegno di legge del governo per arrestare la cementificazione dei terreni agricoli suscitando un ampio dibattito. Il disegno di legge, presentato dal governo Monti, non era stato discusso dal Parlamento anche a causa dello scioglimento anticipato delle Camere ed ora Catania lo ha ripresentato alla Camera raccogliendo le firme di 30 colleghi appartenenti ai partiti della maggioranza.
“Negli ultimi cinquant’anni il territorio italiano è cambiato radicalmente: alla fine degli anni Sessanta su una superficie totale di 30 milioni di ettari, 18 milioni erano destinati all’agricoltura- ricorda Catania- ma nell’arco di poco più di quarant’anni la superficie agricola è scesa al di sotto di 13 milioni di ettari, una superficie pari a pari a Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna messe insieme”. Una delle cause principali di tale contrazione “è costituita dalla cementificazione, che colpisce in particolare le aree agricole più vocate della pianura”, sottolinea l’ex ministro.
“Ogni giorno in Italia il cemento divora 100 ettari di superficie agricola- ricorda Catania- la Pianura Padana, l’area agricola più vasta e produttiva della penisola italiana, è la zona maggiormente cementificata”. Di conseguenza, la perdita costante di superficie agricola “comporta una riduzione della produzione che, a sua volta, impedisce al Paese di soddisfare completamente il fabbisogno alimentare nazionale aumentandone la dipendenza dall’estero”
“E’ necessaria una battaglia di civiltà in grado di contrastare il consumo di suolo e passare ad un nuovo modello di sviluppo incentrato sulla qualità della vita e dell’ambiente. L’edilizia e l’infrastrutturazione devono essere prioritariamente indirizzate verso il riuso di aree già cementificate”. Così Mario Catania, ex ministro dell’Agricoltura, ripresenta il disegno di legge contro la cementificazione e il consumo di suolo spiegando che “questa è la direzione che s’intende intraprendere con la proposta di legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e contenimento del consumo del suolo”.
Questi i punti salienti del disegno di legge: “Similmente a quanto previsto dalla legislazione tedesca, viene determinata, con il concorso delle Regioni, l’estensione massima di superficie agricola consumabile sul territorio nazionale, da ripartire a livello provinciale e comunale; si introduce il divieto di modificare, per 5 anni, la destinazione d’uso dei terreni agricoli che hanno usufruito di aiuti di Stato o di aiuti comunitari legati all’agricoltura; “viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio rurale esistente allo scopo di scoraggiare l’attività di edificazione e costruzione di nuove linee urbane e si abroga la norma che consente ai Comuni di destinare gli oneri di urbanizzazione alla copertura delle spese correnti anziché alle opere di urbanizzazione”.