Sì della Commissione Bilancio all’emendamento #salvailsuolo: no a entrate derivanti da concessioni e sanzioni edilizie per spesa corrente
25/11/2016
La Commissione Bilancio della Camera approva l’emendamento #salvailsuolo alla Legge di Bilancio dello Stato, avanzato e sostenuto con determinazione e costanza da FAI-Fondo Ambiente Italiano, ACLI, INU-Istituto Nazionale di Urbanistica, Legambiente, LIPU, Slow Food Italia e WWF – organizzazioni che da anni sostengono la necessità di una legge nazionale sul consumo di suolo e che partecipano alla coalizione #Salvailsuolo per la promozione di una direttiva europea.
Il Parlamento con questa azione ha dato un primo chiaro segnale di orientamento verso la tutela del suolo, affermando che le entrate derivanti dalle concessioni e dalle sanzioni edilizie potranno essere utilizzate dai Comuni – dal 2018 – solo per interventi di riqualificazione urbanistica e ambientale del loro territorio e per la prevenzione del rischio sismico e idrogeologico. Si cancella così definitivamente il comma 8 dell’articolo 2 della legge del 24 dicembre del 2007 che autorizzava l’uso di questi proventi per coprire la spesa corrente dei Comuni impoveriti da progressivi drastici tagli.
I Comuni avranno così a disposizione queste risorse per intervenire concretamente sulla riqualificazione e sulla cura e messa in sicurezza dei loro territori, con gran beneficio delle comunità locali. Questo passaggio segna un passo importante anche a livello nazionale, in direzione di una nuova visione e considerazione del suolo: non più una risorsa da sfruttare, ma un bene comune prezioso da proteggere e curare.
FAI-Fondo Ambiente Italiano, ACLI, INU-Istituto Nazionale di Urbanistica, Legambiente, LIPU, Slow Food Italia e WWF accolgono questo passaggio come il primo decisivo impegno per dotare al più presto il Paese di norme e strumenti efficaci per il monitoraggio e il contenimento del consumo di suolo; colgono l’occasione, pertanto, per augurarsi che sia approvato al più presto il ddl sul consumo del suolo, già varato il 12 maggio scorso alla Camera in prima lettura e ora all’esame congiunto delle Commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato.