Vivere la città, da oggi la mostra dell’Ancsa a Bologna
02/02/2016
Oggi alle ore 12.30 inaugura nella piazza coperta di Salaborsa e nella Sala Atelier dell’Urban Center Bologna (piazza Nettuno, 3) “Vivere la città”, la mostra promossa da ANCSA – Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici, Comune di Bologna e Urban Center Bologna, dedicata ad una lettura in parallelo di numerose esperienze di città del mondo, fra cui Bologna, che si sono distinte per l’impegno nel campo della valorizzazione e dell’innovazione urbana nei centri storici. Il 10 febbraio prossimo nell’ambito nella mostra ci sarà il seminario “la rigenerazione dei centri storici e l’Ancsa” al secondo piano di Salaborsa, a cui parteciperà tra gli altri l’assessora all’Urbanistica del Comune Patrizia Gabellini.
Dopo l’allestimento a Expo 2015, a Bergamo e a Gubbio, la mostra, curata da Franco Mancuso, Nicola Russi, Stefano Storchi, Fabrizio Toppetti e Mauro Volpiano, arriva a Bologna. Due le sezioni: una rassegna di dieci città italiane e straniere che hanno vinto il premio Gubbio dalla sua istituzione ad oggi; i progetti finalisti del Premio internazionale Gubbio 2015 per interventi e programmi di riqualificazione della città storica; una sintetica storia dell’Ancsa e del dibattito nazionale sui centri storici attraverso le vicende di dieci città del nostro paese dal 1960 ad oggi.
In particolare, dal 2 al 14 febbraio la piazza coperta di Salaborsa ospita un videowall che propone una lettura in parallelo di spazi riqualificati e che si sono aggiudicati il Premio Gubbio: Lisbona – O Chiado, Ruhr – Emscher Park, Parma – piazzale della Pace, Toledo – piano per il centro storico, Palmanova – Piazza Grande, Siracusa – spazi urbani a Ortigia, Saint Denis – le piazze centrali, Quito – barrio La Ronda, L’Avana – Avenida del Puerto, Firenze – Le Murate, Bologna – centro storico nel suo complesso.
“La scelta di progetti realizzati in tempi e in condizioni politiche e culturali diverse – spiegano i curatori della mostra – include una riflessione sulle forme e sugli usi che nella città hanno assunto i luoghi oggetto di intervento. Alcuni di questi hanno ormai vent’anni di storia; il rivisitarli oggi, a distanza di tempo, permette di riesplorare le dinamiche urbane che il progetto ha consapevolmente originato, ma anche di riconoscerne di nuove, inedite, libere, scaturite direttamente dalla società e dai cittadini che reinventano quotidianamente il senso dei luoghi”.
Invece, dal 2 al 28 febbraio la Sala Atelier di Urban Center Bologna (secondo piano di Salabarosa) ospita la seconda sezione della mostra dedicata ai progetti che si sono distinti in occasione del Premio Giubbio edizione 2015: le città vincitrici delle tre sezioni del Premio (Bologna, Sa Pobla e Montevideo) e tutte le città italiane (Concordia sul Secchia, Foligno, Noto e Pastrengo), europee (Santiago e Timisoara) e dell’America Latina (L’Avana, Bogotá e Pereira) che hanno ricevuto una menzione. Al centro della sala, inoltre, un grande tavolo racconta le città italiane che più si sono intrecciate negli anni con la storia dell’ANCSA – Gubbio, Bologna, Matera, Roma, Napoli, Torino, Palermo, Milano, Genova, Bergamo – e ne evidenzia le occasioni e gli eventi che hanno contribuito alla evoluzione del pensiero dell’Associazione.
All’inaugurazione partecipano Enrico Fontanari, coordinatore comitato scientifico Ancsa, Patrizia Gabellini, assessora Urbanistica Città storica e Ambiente Comune di Bologna, Andrea Colombo, assessore Mobilità e Trasporti Comune di Bologna, Francesco Evangelisti, direttore Settore Piani e Progetti Urbanistici, Comune di Bologna. Nell’ambito della mostra, sono previsti due seminari mercoledì 10 e 24 febbraio, alle ore 17, nella Sala Atelier dell’Urban Center Bologna (il programma è in corso di definizione).