Laura Olivetti, il cordoglio dell’Inu
L’Inu piange la scomparsa di Laura Olivetti, infaticabile animatrice della Fondazione Olivetti che, nel nome del padre Adriano, indimenticato presidente del nostro Istituto dopo la rifondazione repubblicana, ha contribuito a diffondere i valori del buon governo del territorio e di uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e dell’uomo. Di seguito i ricordi di Mario Piccinini e della sezione Basilicata dell’Inu
Il ricordo di Mario Piccinini
Ho conosciuto personalmente Laura Olivetti alcuni anni fa ad un incontro a Bologna e poi successivamente la ho contattata in occasione della 2° edizione del volume edito da INU Edizioni, Adriano Olivetti: il lascito, Urbanistica, Architettura, Design e Industria, da me curato.
Ho avuto in entrambi i casi l’impressione di una persone gentile e attenta, con una grande capacità di ascolto e di disponibilità. Laura Olivetti accettò di scrivere la prefazione al volume che puntualmente mi inviò poco dopo.
La cosa mi fece molto piacere, sia perché in questo modo si stabiliva un rapporto fra l’Istituto Nazionale di Urbanistica, di cui Adriano Olivetti era stato il presidente dal 1950, dopo la sua rifondazione su basi democratiche e repubblicane, al 1960 anno della morte, e la Fondazione Adriano Olivetti da lei presieduta, sia anche per il contributo non formale alla introduzione del volume nel quale rifletteva sul rapporto fondamentale tra Adriano Olivetti, l’architettura e l’urbanistica. Il volume su A. Olivetti contiene, non casualmente, un testo di Patrizia Bonifazio su, Ivrea nel processo di candidatura a sito dell’Unesco. Anche l’INU ha voluto sostenere questa candidatura per la quale la Fondazione Olivetti e Laura si sono spesi negli ultimi anni.
In chiusura voglio ricordare le grandi capacità organizzative di Laura Olivetti, che ha saputo tenere vivi quegli anni Cinquanta e Sessanta, nei quale è maturata l’INU dei maestri e quello che rimane, il lascito, che consiste essenzialmente in un costume metodologico ed etico nel governo delle attività pubbliche.
Il comunicato di Inu Basilicata
La Sezione di Basilicata dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, e l’Associazione Culturale Adriano Olivetti di Matera, ricordano la nobile e forte figura di Laura Olivetti, figlia dell’illuminato imprenditore-umanista Adriano, per il suo coerente impegno, durato un’intera vita, volto a mantenere viva la testimonianza dell’azione politico-culturale e comunitaria di suo padre.
Impegno che si è tradotto nell’impulso e sostegno alla Fondazione allo stesso intitolata, ed alle sue articolazioni territoriali, dislocate nei punti nodali della rete degli interventi promossi nel secondo dopoguerra da suo padre, tra cui va annoverata la Biblioteca “Adriano Olivetti” del Borgo La Martella di Matera.
Biblioteca aperta nel 2012, alla sua presenza, con sostegno congiunto di Comune di Matera e Regione Basilicata, che purtroppo ancora attende di essere completata nelle sue strutture, e gestita nel suo patrimonio documentale e librario, del quale è gran parte la ricca documentazione archivistica e libraria donata da Leonardo Sacco, olivettiano della prima ora. L’opera di Laura era orientata a far sì che non si disperdesse il patrimonio d’idee ed innovazione che Adriano Olivetti aveva profuso per la nostra città e per il nostro territorio del quale, da grande urbanista quale egli era (non a caso all’epoca presidente dell’INU), ha disegnato l’itinerario di riscatto ed emancipazione comunitaria, sociale ed urbanistica.
Il Borgo La Martella, e l’esperienza ivi avviata da Adriano Olivetti, è in effetti uno delle più significative realizzazioni del progetto di comunità che Olivetti ha perseguito nella sua attività politico-culturale; attività alla quale Matera deve tantissimo del suo presente, ma anche del suo futuro.