Città medie opportunità per l’Abruzzo. Giovedì seminario Inu con D’Alfonso, Nencini e i sindaci
03/11/2015
Se le Città Metropolitane hanno ricevuto un riconoscimento nella geometria istituzionale dello Stato attraverso la riforma Delrio altrettanto non si può dire delle città medie. L’Istituto Nazionale di Urbanistica mette in campo un’analisi nell’ambito del rapporto dal Territorio 2016 e alcune proposte operative in riferimento all’Abruzzo per valorizzare le potenzialità offerte da una programmazione che le adotti come punti di riferimento per la crescita e lo sviluppo. Lo fa giovedì 5 novembre, all’Aquila, all’Auditorium Sericchi, in un seminario operativo che si terrà dalle 9 alle 18.
Tra gli interventi in programma – a partire dalla presentazione di una preview del Rapporto del Territorio elaborato dall’Inu e focalizzata proprio sulle città medie – quelli del Presidente della Regione Luciano D’Alfonso, dei sindaci delle città capoluogo d’Abruzzo Massimo Cialente, Marco Alessandrini, Umberto Di Primio e Maurizio Brucchi, del presidente di Inu Abruzzo e Molise Pierluigi Properzi e del vinceministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini.
A differenza di quelle metropolitane, le Città medie italiane rappresentano l’interfaccia con i contesti minori e con le Aree interne. Proprio per questo devono rivestire un ruolo fondamentale nelle politiche per le città e le Agende urbane. Tale ruolo è ancor più importante in quelle regioni, come l’Abruzzo, che non hanno Città metropolitane ma solo quelle medie. In Abruzzo, il Rapporto dal territorio 2016 individua quali città medie i quattro capoluoghi di provincia. L’obiettivo dell’Inu è elaborare assieme ai sindaci dei Comuni capoluogo, alla Regione e al governo i migliori metodi per promuovere il loro possibile ruolo di guida, anche alla luce dell’elaborazione del Masterplan per l’Abruzzo in procinto di essere consegnato all’esecutivo.
Per informazioni
Andrea Scarchilli
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