Governo del territorio abruzzese, l’Inu a Pescara presenta la sua agenda
27/11/2014
Una nuova agenda per il governo del territorio abruzzese, messa a disposizione di tutti gli attori pubblici, a cominciare dalla Regione fino ai Comuni. Un’agenda che sia in grado di affrontare con efficienza le nuove priorità, in parte determinate dalla crisi economica, in particolare nei settori edilizio e immobiliare, in parte dettate da nuove parole d’ordine che si sono ormai imposte a livello nazionale: dal contenimento del consumo di suolo alla rigenerazione urbana passando per la prevenzione del rischio idrogeologico.
E’ questo il senso del documento che la sezione Abruzzo e Molise dell’Istituto Nazionale di Urbanistica ha presentato a Pescara, nel corso del convegno “Il programma di Governo regionale per il territorio, l’ambiente e il paesaggio”, alla presenza di rappresentanti della Giunta regionale e dei sindaci dei Comuni capoluogo. L’agenda operativa nasce dall’analisi dei dati su territorio e pianificazione contenuti nel “Rapporto del Territorio 2014”, anche questo a cura di Inu Abruzzo e Molise.
Diverse le priorità e le lacune da colmare individuate dall’Inu: occorre innanzitutto mettere a punto una strategia di area vasta, che al momento manca, che serva da punto riferimento alla pianificazione dei Comuni del territorio abruzzese, i quali a loro volta – sebbene sia stato firmato da mesi l’accordo di partenariato tra governo e Commissione europea sull’utilizzo dei fondi relativi al settennato 2014 – 2020 – in linea generale ancora non hanno messo a punto strumenti efficaci per avvalersi delle risorse e delle opportunità di sviluppo offerte dalla programmazione europea.
Per l’Inu inoltre è fondamentale accelerare il processo di approvazione del nuovo piano paesaggistico, a cominciare dalla definizione di un accordo con il Ministero dei Beni culturali. Per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, è necessario uno svecchiamento della Valutazione ambientale strategica in un senso che assicuri una reale comprensione e utilità per le comunità locali, abbandonando la componente burocratica che oggi sempre prevalere.
Molto si può fare sul fronte del contenimento del consumo di suolo: le politiche che lo promuovono devono trovare spazio all’interno degli strumenti di programmazione regionale. E’ opportuno puntare su meccanismi che incentivano la rigenerazione urbana attraverso le compensazioni e gli incentivi fiscali. L’obiettivo fa il paio con la promozione di un’attività agricola in un senso che sia maggiormente conforme agli obiettivi della programmazione comunitaria 2014 – 2020.
Per quanto riguarda la ricostruzione dell’Aquila, l’Inu suggerisce che il contributo della Regione si sostanzi attraverso l’approvazione di uno strumento quadro – il Progetto Speciale Territoriale – con funzione di coordinamento delle attività di Ripianificazione e di un Testo Unico che semplifichi la complessa normativa prodotta finora.
Per informazioni
Andrea Scarchilli
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