Stadio Roma, l’Inu Lazio: “Nel Prg regole chiare, vengano applicate”
22/08/2014
Secondo le dichiarazioni rilasciate in questi giorni dall’Assessore Caudo le sorti del progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle dipenderebbero dalla disponibilità o meno dei promotori a pagare un contributo di 50 milioni di euro, necessario ( e sufficiente?) a realizzare un nuovo tratto di metropolitana in superficie per collegare lo stadio alla fermata Eur Magliana della linea B. Sempre secondo notizie di stampa a questa cifra si dovrebbero aggiungere 270 milioni già destinati a opere pubbliche nel settore urbano, a carico dei promotori, per un totale complessivo di 320 milioni.
E’ tanto? E’ poco? La valutazione non può essere soggettiva. Il Piano regolatore vigente dà una risposta chiara: il contributo straordinario, da sommare agli oneri ordinari che devono essere versati dal soggetto attuatore al Comune, è pari al 66% del plusvalore immobiliare conseguibile a seguito della trasformazione. “Tale misura può essere ridotta fino ad un minimo del 60% al fine di incentivare la qualità progettuale degli interventi” (art. 20 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano).
La regola è chiara. Il Comune ha tutti gli strumenti per calcolare il plusvalore conseguibile e
applicare la norma del Piano. Naturalmente tutto ciò a prescindere dalle garanzie indispensabili sotto i profili ambientali e funzionali che dovranno esser attentamente valutati. In una vicenda così complessa e importante per la città non sarebbero ammissibili né valutazioni soggettive né omissioni di verifiche e di controlli.
Domenico Cecchini – presidente sezione Lazio Istituto Nazionale di Urbanistica
Daniel Modigliani – membro del Direttivo INU Lazio
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