Strategie leggere di rigenerazione urbana partecipata, a Bologna un incontro preparatori della Biennale dello spazio pubblico
03/07/2014
Si è svolto a Bologna, all’interno della conferenza internazionale “Past Present and Future of Public Space”, il seminario “Attivazioni: strategie leggere di rigenerazione urbana partecipata”, coordinato da Raffaella Radoccia, che ne ha curato anche l’organizzazione assieme a Chiara Pignaris. L’incontro rientra nella attività di preparazione della terza edizione della Biennale dello spazio pubblico, il cui evento conclusivo è in programma a Roma dal 21 al 24 maggio del 2015.
Il seminario ha analizzato “nuove e più leggere” forme di rigenerazione abitativa partecipata, in contesti territoriali differenti, dai piccoli centri urbani – come Pianoro e i Comuni della provincia di Terni – fino alla aree anche marginali di alcune città europee. Tra i casi presentati figuravano: Bolzano, Padova, Pescara, Ginevra e Digione. Nel corso della discussione sono emerse peculiarità e potenzialità dei diversi metodi di coinvolgimento sociale, economico ed amministrativo nei processi di rigenerazione in corso in Europa. Quasi un catalogo di esperienze innovative che hanno l’obiettivo di creare le condizioni per includere cittadini, amministrazioni e operatori privati nei diversi percorsi di riconversione e recupero.
Si è parlato ad esempio delle potenzialità delle funzioni della public – art nella trasformazione degli spazi urbani come a Digione, della trasversalità tra discipline sociali, economiche e filosofiche come a Losanna, della ricerca del senso profondo dei luoghi rispetto a chi li abita e alla loro storia come a Bolzano, delle strategie di mediazione tra pubblico e privato, che introducono forme innovative di committenza, come a Parigi, del ruolo della Pubblica amministrazione come interlocutore attivo come a Pianoro o in provincia di Terni. Tra i luoghi indicati come “teatri” di alcune buone pratiche sono stati richiamati il Festival delle resistenze contemporanee di Bolzano, il Giardino delle famiglie di Marsiglia, l’ex fabbrica, sede del “sindacato dei fabbri” a Parigi, via Cardan “recuperata” a Padova, i percorsi e il sito paleontologico in provincia di Terni e gli orti urbani di via Sacco a Pescara.
Nel corso della sessione plenaria conclusiva del 27 giugno, è stato dedicato uno spazio alla Carta dello spazio pubblico, un specifico prodotto della Biennale. La Carta sta facendo un cammino internazionale, iniziato a Roma nel maggio 2013 e passato per Napoli a Medellin nel 2014, con la collaborazione di UN – Habitat. La versione italiana della Carta propone un “super-toolkit” che introduca buone pratiche di spazio pubblico nei comuni italiani, come UN – Habitat sta facendo per il Public Space Toolkit con una visione internazionale.
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Andrea Scarchilli
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