Legge urbanistica ligure, l’Inu: “Proposta della giunta regionale da rivedere”

13/05/2014
La sezione Liguria dell’Istituto Nazionale di Urbanistica considera la proposta di  modifica della legge urbanistica regionale, messa a punta dalla Giunta regionale e attualmente all’esame del Consiglio, il frutto di un lavoro che risente del mancato confronto con le istituzioni e le organizzazioni della cultura urbanistica ligure oltre che con le forze politiche ed economiche presenti sul territorio. L’assenza di questo necessario dialogo rende il provvedimento troppo ripiegato su aspetti burocratico – amministrativi e privo di un’ampia visione culturale, sociale ed economica. Temi innovativi come il contenimento del consumo di suolo, lo sviluppo sostenibile, l’attrattività territoriale e la necessità di mettere a punto strategie consolidate per ottenere i fondi europei non sono affrontati in modo esplicito, e questo rischia di rendere il provvedimento un’occasione persa.

La legge inoltre non prende in considerazione il processo di revisione, in corso a livello nazionale (avviato dalla riforma Delrio), delle autonomie locali. Non ci sono contributi organici che tengano conto dei cambiamenti radicali imposti dalla legge nazionale che apre il processo di ridimensionamento delle Province e istituisce le Città Metropolitane. Questa ultima carenza appare tanto più grave in un territorio come quello ligure, dove la preminenza economica e demografica del capoluogo è particolarmente marcata. Il provvedimento inoltre non regola la pianificazione urbanistica delle Unioni dei Comuni, altra dimensione di governo su cui ha agito la legge Delrio appena approvata dal Parlamento.

Tra le altre mancanze della legge l’Inu Liguria segnala senz’altro l’eccessivo accentramento delle funzioni e dei poteri al livello regionale. Particolarmente negativa viene valutata dall’Inu l’attribuzione alla Regione dell’approvazione dei Piani Urbanistici Comunali e delle loro varianti sostanziali, una revoca di fatto delle novità introdotte dalla legge 36/97, che introduceva una relativa autonomia decisionale dei Comuni in materia urbanistica. Il provvedimento sottrae competenze ai Comuni ma senza una concreta semplificazione del piano urbanistico di livello locale: tra l’altro, si registra la costruzione di un nuovo procedimento di approvazione dei Puc che risulta più farraginoso di quello in vigore reintroducendo di fatto le “modifiche d’ufficio” regionali, e dove gli studi propedeutici in capo ai Comuni risultano più onerosi.

L’Inu Liguria chiede una profonda rivisitazione del testo che sia aperta al confronto e aperta ai contributi di tutti gli attori presenti sul territorio.

Per informazioni
Andrea Scarchilli
Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica
Mob: 329.6310585
E – mail: ufficiostampa@inu.it

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