Rigenerazione urbana e lotta al consumo di suolo, in Friuli Venezia Giulia è l’ora dell’accelerazione

27/02/2014
“E’ necessaria una nuova legge regionale sul governo del territorio, una legge che riformi la struttura e i contenuti dei piani urbanistici comunali. L’obiettivo principale della legge dovrà essere quello di mettere a punto strumenti efficaci per facilitare il recupero e la riqualificazione delle città e del territorio in luogo dell’espansione edilizia. In questo modo si potranno ottenere risultati migliori anche sul versante della lotta al rischio idrogeologico, e di conseguenza per la sicurezza della popolazione”, lo ha detto Eddi Dalla Betta, presidente della sezione Friuli Venezia Giulia dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, nel corso del convegno che si è svolto presso la sala consiliare della Provincia di Pordenone. Il convegno, organizzato dall’Inu e dal Censu, ha l’obiettivo, a partire dall’esame della situazione in Friuli Venezia Giulia e in Veneto, di contribuire a costruire le soluzioni legislative migliori per le due regioni sui temi della riqualificazione urbana e del consumo di suolo. Al convegno hanno partecipato anche i rappresentanti istituzionali del Comune e della Provincia di Pordenone e della Regione Friuli Venezia Giulia.

Il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti rileva: “Il fatto che non si possa fare a meno di discutere di temi come il consumo di suolo, la rigenerazione urbana e il nuovo PRG ci fa capire quanto siano cambiate l’attenzione e le aspettative della città. Sento chiedermi spesso: come sarà la città tra qualche decennio? Siamo più attenti, ed è giusto, a quello che realizzeremo per il futuro, e l’amministrazione ha il dovere di sviluppare uno sguardo in avanti”.

Mariagrazia Santoro, assessore alla Pianificazione della Regione Friuli Venezia Giulia, ha illustrato l’impegno della giunta regionale: “Il tema della riduzione del consumo del suolo è tra le priorità di questa giunta che si sta dotando di strumenti concreti per invertire la tendenza allo spreco di territorio”.

“Proprio oggi – ha proseguito Santoro –  la giunta ha deliberato l’avvio della procedura di VAS  (valutazione ambientale strategica) per il piano paesaggistico che oltre ai soggetti istituzionali prevede  il coinvolgimento delle associazioni e dei cittadini attivi nel territorio per il perseguimento degli obiettivi di tutela e di valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio. La conservazione del territorio è un fattore di competitività per lo sviluppo economico, in ambito turistico e ambientale. Ciò non significa immobilismo: il territorio va recuperato e riqualificato in sinergia con comunità locali, regione e operatori”.

L’assessore alla Pianificazione della Provincia di Pordenone Giuseppe Verdichizzi ha portato l’esperienza dell’Osservatorio politiche abitative della Provincia, che di recente ha pubblicato uno studio proprio sui temi al centro del convegno: “Quello che è certo è che per intervenire in maniera corretta occorre conoscere bene il fenomeno, sviscerarne gli aspetti economici, sociali, demografici oltre che strettamente tecnici. Questo cerca di fare l’osservatorio, mettendo a disposizione il lavoro degli enti pubblici. Faccio un esempio: emerge dagli studi che la nostra popolazione anziana è in costante crescita, e spesso occupa unità immobiliari sovradimensionate rispetto alle necessità. Una strada, quindi, potrebbe essere quella di operare su questi spazi per ricavarne altri più ridotti ma più funzionali, piuttosto che puntare su nuovo costruito”. In ogni caso, ha spiegato Verdichizzi: “Un approccio efficace può essere quello di utilizzare la leva del fisco: la defiscalizzazione deve aiutare e incentivare la riqualificazione in luogo delle nuove costruzioni”.

Per informazioni
Andrea Scarchilli
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