Expo, domani un convegno sul destino delle aree. In apertura assegnazione premio Fiori a Giulia Maria Crespi

28/01/2014
“Dall’Expo al Post Expo, una sfida per la regione urbana milanese”: è il titolo del convegno in programma domani, mercoledì 29 gennaio, alla Sala Conferenze dell’Ordine degli architetti di Milano, in via Solferino 19. L’incontro è promosso dalla sezione lombarda del’Istituto Nazionale di Urbanistica e dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Milano.

A partire dalle 15 avrà luogo un confronto che ha l’obiettivo di fornire un aggiornamento su quanto è in corso di realizzazione e delle prospettive che si aprono per il futuro delle aree interessate dall’evento, dopo la conclusione dell’Esposizione Internazionale. In particolare lo scopo dell’incontro è confrontare le ipotesi di riuso dell’area, dei manufatti e delle infrastrutture realizzate per Expo, conoscere il percorso che verrà seguito per la scelta del soggetto attuatore e per la definizione nuova destinazione dell’area, discutere le migliori modalità di valorizzazione del contesto territoriale e delle ingenti risorse pubbliche profuse. Interverranno tra gli altri Luca Imberti (presidente di Inu Lombardia), Valeria Bottelli (presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano), Luciano Pilotti e Paolo Galuzzi, rispettivamente presidente e coordinatore del comitato di indirizzo di Arexpo.

Il convegno si aprirà con il conferimento a Giulia Maria Crespi, fondatrice del Fai, della terza edizione del premio Leonardo Fiori, che la sezione lombarda dell’Istituto Nazionale di Urbanistica assegna a istituzioni, associazioni o soggetti che “abbiano contribuito in modo significativo alla diffusione e al sostegno della cultura urbanistica o che abbiano acquisito particolari meriti quanto al governo del territorio e alla tutela dell’ambiente con pubblicazioni, piani, programmi, progetti, iniziative, campagne e battaglie civili”. Secondo l’Inu Lombardia Crespi ha meritato il premio perché “ha promosso la conoscenza dei paesaggi coinvolgendo la popolazione e facendoci riscoprire profondi legami di identificazione”.

Per informazioni
Andrea Scarchilli
Addetto stampa Inu
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