Basilicata, accolte le richieste dell’Inu sul piano energetico
08/08/2013
Due mesi fa, con una lettera aperta al Consiglio Regionale della Basilicata (“Vendesi paesaggio” – 7/06/2013), l’INU Basilicata sollevava la questione dell’insufficiente tutela che il Piano d’Indirizzo Energetico (PIEAR) della Regione Basilicata, assicurava all’ambiente ed al paesaggio regionali, con le installazioni di impianti industriali (eolici e fotovoltaici) che lo stesso consentiva: tra questi addirittura impianti che minacciavano il paesaggio del Sito/UNESCO dei Sassi di Matera.
Da quella data si è avviata una strategia di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, locale e nazionale, sull’argomento, condotta insieme ad altre Associazioni Ambientaliste (Italia Nostra, Amici della Terra, Comitato Nazionale contro Eolico e Fotovoltaico in aree verdi e naturali, Altura e Lipu), con le quali si è costituito un “coordinamento”, cui ha fatto seguito la presentazione di una proposta di modifiche al PIEAR, che desse sbocco legislativo immediato a quella strategia.
Questa azione ha portato, nella giornata di ieri, il Consiglio Regionale di Basilicata a varare norme di modifica al PIEAR che ne prevedono:
– l’adeguamento alle Linee-Guida nazionali (DM 10/09/2010) dei criteri d’individuazione dei “siti non idonei” all’installazione dei predetti impianti;
– l’attivazione dell’Intesa Stato-Regione (già istituita, ma non operativa), per i controllo degli impatti sul paesaggio dei predetti impianti, nelle more della redazione del Piano Paesaggistico Regionale.
Un primo risultato, di significativa importanza perché conseguito con un’azione “dal basso”, da parte dell’opinione pubblica (e le sue forme associative) più sensibili alla tutela dei valori identitari del territorio: ma, solo un “primo” risultato, perché l’esito finale dell’azione impostata dal Coordinamento, dovrà essere quello di una radicale revisione delle politiche energetiche regionali da fonti rinnovabili, che, messe da parte le tecnologie e gli interessi di chi ha in animo solo di fare della Regione terra di conquista e colonizzazione, privilegi le tecnologie “integrate” sia nel tessuto economico-produttivo regionale (industriale e soprattutto agricolo), e sia nelle più generali politiche di tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, costituenti da sempre una delle poche “carte” vincenti per il futuro dell’identità stessa della Regione e delle sue popolazioni.
Il Coordinamento delle Associazioni non farà mancare il proprio appoggio e la propria collaborazione nelle successive scelte operative, ma vigilerà attentamente sui risultati che, va ribadito, dovranno condurre ad una nuova politica energetica regionale, che rispetti ambiente e paesaggio quali “risorse (beni comuni) non rinnovabili”, e tutelati dalla Costituzione Repubblicana.
Per Inu Basilicata
il presidente, Arch. Lorenzo Rota