La
nuova stagione dei programmi complessi ha portato a un
confronto sempre più serrato tra urbanistica operativa
e disciplina dei lavori pubblici. Le due materie sono
avanzate di pari passo, marciando però su binari
divergenti.
Da
un lato, l’affermarsi di logiche perequative e la sperimentazione
di nuove forme per il coinvolgimento privato ha messo
in luce l’esigenza di una maggiore flessibilità
procedurale e fornito un ampio ventaglio di ipotesi
all’investimento di capitali nella riqualificazione
urbana. Dall’altro lato, la pur necessaria definizione
di regole per gli appalti e la più netta separazione
tra la sfera pubblica e quella privata ha prodotto l’effetto
di imbrigliare in una modalità univoca la partecipazione
privata al finanziamento di opere pubbliche.
Il
28 aprile 2000, con la pubblicazione del Regolamento
di attuazione ex art. 3 della Legge 109/94 su Gazzetta
Ufficiale, è stato dato il via libera all’insieme
delle misure previste dalla Merloni ter: il programma
triennale delle opere pubbliche, la progettazione attraverso
bando di concorso, la concessione dei lavori pubblici,
il project financing, ecc. Gli urbanisti, le
società di pubblici servizi, gli enti gestori
di immobili, le imprese, ma soprattutto i tecnici degli
Enti locali che si sono trovati a promuovere programmi
di tipo complesso non hanno potuto prescindere dalle
nuove regole sulle opere pubbliche.
Il
corso si è posto l’obiettivo di entrare nel merito
di una disciplina rimasta a volte estranea all’urbanistica
operativa. Nell’ambito del Corso si è messo a
fuoco le problematiche dell’attuazione dei programmi
complessi (Riqualificazione urbana, Recupero urbano
e PRUSST) con le opportunità offerte dalla legge
Merloni ma anche con i limiti imposti da tale legge
e dal suo Regolamento di attuazione.
E'
stato distribuito materiale didattico attinente gli
argomenti trattati.
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