L’avvio ufficiale del Centro interdipartimentale sulla Scienza delle Città, da parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è un passo importante nel complesso percorso che punta ad arricchire di opportunità la governance urbana, facendo leva sulla crescente disponibilità di tecnologie. La presentazione ci sarà il 2 luglio prossimo alle 11 a Roma, presso la sede del CNR in piazzale Aldo Moro (Aula Marconi).
Il Centro sarà “un luogo aperto alla scienza e alla ricerca per il supporto alla gestione delle città attraverso lo sviluppo della Urban Intelligence e il trasferimento tecnologico dei risultati. Obiettivo principale del centro è sviluppare un Ecosistema basato sull'integrazione di Gemelli Digitali e strumenti di supporto alle decisioni. È composto da una rete scientifica multidisciplinare a cui partecipano Dipartimenti e Istituti del CNR ed è aperta ad Enti di Ricerca, Università, Imprese e Pubbliche Amministrazioni”. Per partecipare all’incontro del 2 luglio è necessario prenotarsi inviando un’e – mail entro il 28 giugno agli indirizzi segreteria.diitet@cnr.it e giordana.castelli@cnr.it.
L’istituzione del Centro interdipartimentale sulla Scienza delle Città rientra quindi nel progetto del CNR della “Urban Intelligence”, di cui è responsabile Giordana Castelli che ribadisce che la caratteristica principale dell’organismo, il tratto distintivo, sarà proprio l’apertura in quanto “la scienza delle città può funzionare solo attraverso un approccio multidisciplinare. Questo ci consente di coinvolgere sempre nuovi partner, anche internazionali, provenienti da diversi ambiti. Sono indispensabili: questa nuova disciplina ha una forte componente tecnologica, legata all’intelligenza artificiale, servono perciò diverse e nuove forme di conoscenza per costruire governance urbane intelligenti, che da un lato sappiano comprendere e tenere conto dell’umano, dall’altro gestire i dati dei sensori. I fruitori rimangono gli amministratori locali, a cui vengono forniti strumenti e scenari”.
Il progetto della Urban Intelligence è in campo al CNR con una squadra di settanta ricercatori dislocati su tutto il territorio nazionale, sotto il coordinamento del Dipartimento di Ingegneria. Sono operativi e collaborano mantenendo la collocazione negli istituti e nelle strutture di riferimento e di provenienza. L’attenzione è focalizzata al momento su due casi pilota, basati sulle applicazioni del gemello digitale. A Matera il percorso della Casa delle Tecnologie è finanziato dal Ministero delle Imprese, e indaga sui modi attraverso cui il gemello digitale si fa generatore di economie locali. A Catania invece si valutano le potenzialità dei gemelli digitali per lo sviluppo delle metodologie della Scienza della Città. L’Istituto Nazionale di Urbanistica fornisce il suo supporto attraverso un accordo quadro.
La Urban Intelligence sviluppata dal CNR è schematicamente definibile attraverso una serie di elementi: è funzionale alla governance delle città verso una maggiore sostenibilità e resilienza; abilita analisi complesse e interdipendenti dei (sotto)sistemi di una città, anche grazie alle potenzialità dell'Intelligenza Artificiale; è costruita nativamente per interfacciarsi con le tecnologie IoT e per supportare scenari altamente complessi e dinamici; è aperta alla dimensione umana e sociale delle città, grazie all’integrazione di pratiche partecipative e di strumenti digitali dedicati; è un modello modulare, flessibile, adattivo e incrementale, che può essere applicato nei diversi contesti urbani in base alle esigenze dell'agenda locale.
Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica