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La dodicesima Giornata di Studi, storia dell’INU e format innovato

25/06/2020

La Giornata di Studi è l’evento e la sede che l’Istituto Nazionale di Urbanistica dedica al mondo dell’università e della ricerca, un appuntamento che si può definire oramai tradizionale in cui l’elaborazione scientifica si misura con le tematiche al centro del dibattito pubblico, istituzionale, disciplinare. L’edizione del 2020, la dodicesima, in programma il 18 dicembre, porta con sé elementi che la rendono particolarmente significativa. Il fatto innanzitutto che “cade” alla fine dell’anno che costituisce il novantesimo dalla nascita dell’INU, e quindi, spiega uno dei responsabili scientifici, Francesco Domenico Moccia, “è stato naturale sin dalle fase iniziali di preparazione dell’evento inserirlo saldamente nel percorso che l’Istituto ha messo in campo, ovvero la valorizzazione della propria storia attraverso un attento lavoro di documentazione e interpretazione. La Giornata di Studi punta a rappresentare quello snodo in cui le competenze acquisite in una storia così lunga e ricca si misurano con le problematiche dei nostri giorni". 

La fase storica che stiamo attraversando ha in un secondo tempo consegnato all’evento una inevitabile, ulteriore connotazione: la pandemia, e l’emergenza che si è aperta in tutta la sua intensità a partire da marzo, ha in qualche modo offerto il tema di riferimento, sintetizzato dal titolo: “Benessere e/o salute? 90 anni di studi, politiche, piani". Spetterà quindi al consueto programma di sessioni parallele e speciali e tavole rotonde esplorare le implicazioni e i rapporti, i possibili decisivi contributi, dell’urbanistica e del governo del territorio per la tutela delle condizioni di salute della popolazione. E’ una sfida compatibile o contrapposta all’ambizione che attraversa da sempre le società capitalistiche, ovvero il miglioramento economico della condizione individuale?

La call lanciata nelle come detto scorse settimane (il sito web dove caricare i contributi è online da pochi giorni, la scadenza per partecipare è il 2 settembre) è particolarmente ricca, presentando la possibilità di rispondere a ben 17 tracce che sono quelle delle sessioni parallele, a cui si aggiungeranno le sessioni speciali e le tavole rotonde. Vi saranno keynote speakers e una tavola rotonda finale a cui prenderanno parte gli esperti. L’evento si svolgerà su piattaforma online, una novità organizzativa di rilievo, chiaramente “ispirata” dall’emergenza ma che potrà conferire anche modalità di approccio e dialogo nuove. Marichela Sepe, responsabile scientifica assieme a Moccia, sottolinea la grande varietà di temi su cui sono richiesti i contributi, sulla base dei quali si organizzeranno le 17 sessioni parallele: “Ne cito solo alcuni: rigenerazione urbana, spazi pubblici, abitare equo, densità, aree interne, servizi ecosistemici, partecipazione. Studiosi, professionisti, amministratori, curiosi sono invitati a proporre contributi, l’approccio della Giornata di Studi INU è multidisciplinare e interdisciplinare. Quindi aspettiamo non solo urbanisti, ma economisti, sociologi, giuristi, agronomi e tutti gli interessati alle diverse discipline che riguardano il territorio. Oltre alla pubblicazione di tutti i paper accettati, è prevista una selezione per altre riviste scientifiche tra cui Urbanistica”.

Pur essendo la sede dell’evento online, non mancherà l’omaggio a Napoli, storica sede dell’evento. Il capoluogo campano comparirà a fare da sfondo in cartoline virtuali.

 

Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica