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P.E.R. la Puglia: il 31 marzo a Ostuni il secondo incontro del ciclo dell'INU è su paesaggio e patrimonio territoriale

26/03/2025

Il 31 marzo prossimo, a Ostuni, in provincia di Brindisi, si terrà il secondo focus del ciclo organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) Puglia, intitolato "Paesaggio e Patrimonio Territoriale", nell’ambito del percorso partecipativo P.E.R. LA PUGLIA – Paragona, Esamina, Rielabora verso la nuova legge urbanistica della Regione Puglia. Questo evento rientra nel ciclo di incontri destinato a promuovere il confronto tra esperti, tecnici e amministratori locali sulla creazione della nuova legge urbanistica per la regione Puglia, prendendo spunto dalle esperienze di altre regioni italiane.

Il convegno si svolgerà nella Biblioteca Comunale Salvatore Trinchera, con inizio alle ore 15.00 e sarà un'occasione di dialogo e riflessione con un focus particolare sulla valorizzazione del paesaggio e del patrimonio territoriale della Regione Puglia offrendo un confronto con altre Regioni come il Piemonte e la Toscana dotate di leggi urbanistiche più recenti rispetto a quella pugliese e nelle quali si evidenzia un rapporto sinergico fra urbanistica e paesaggio. Tra gli obiettivi principali quello di raccogliere idee e spunti per la stesura della nuova Legge Urbanistica Regionale (LUR), cercando di evidenziare le potenzialità e le criticità che potrebbero sorgere durante la sua implementazione. Ad aprire i lavori i saluti istituzionali di Angelo Pomes, Sindaco di Ostuni, e di Stefano Lacatena, Consigliere delegato per l’Urbanistica della Regione Puglia. La moderazione dell’incontro sarà affidata a Francesca Pace, Assessore all’Urbanistica del Comune di Ostuni e a Francesca Calace, prof. del Politecnico di Bari che ne hanno anche curato l’organizzazione in qualità di componenti del direttivo INU Puglia. Interverranno esperti e professionisti di spicco, tra cui: Maria Piccarreta, Segretario del Ministero della Cultura per la Puglia, Anna Marson, Università IUAV di Venezia e Consiglio Scientifico della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali, Cecilia Berengo, Responsabile della Gestione e attuazione del PIT con valenza di Piano Paesaggistico della Regione Toscana, Giovanni Paludi, Responsabile Territorio e Paesaggio Regione Piemonte, Sono previsti interventi di Nino Matassa, Avvocato amministrativista, Vincenzo Lasorella, Dirigente Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio Regione Puglia, Giuseppe Angelini, Dirigente Sezione Urbanistica Regione Puglia, Ordini professionali di Architetti, Ingegneri, Agronomi, Forestali e Geologi  L'incontro prevede anche un Laboratorio Partecipativo rivolto a professionisti e partecipanti, coordinato da Andrea Gelao della società Conetica. Un'opportunità per lavorare insieme su proposte concrete e per condividere riflessioni sul futuro dell’urbanistica in Puglia.

In particolare l’ing. Francesca Pace sottolinea la volontà di aver proposto Ostuni come sede per lo svolgimento di questo secondo incontro INU, non solo per la particolarità delle risorse paesaggistiche e culturali che la caratterizzano, ma anche in quanto con la tutela e la valorizzazione di tali risorse l’amministrazione comunale si sta misurando, avendo proprio in questi giorni concluso positivamente la fase della copianificazione con Ministero e Regione prevista per l’adeguamento del proprio strumento urbanistico al PPTR .

Dichiarazione del Presidente di INU Puglia, Francesco Rotondo: "Questo secondo incontro rappresenta un momento cruciale di confronto per la nostra Regione. L’urbanistica non è solo una questione tecnica, ma una disciplina che tocca da vicino la qualità della vita dei cittadini e la salvaguardia del nostro paesaggio. INU Puglia, anche in coerenza con il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale della Puglia, è convinta che la nuova legge urbanistica dovrà disciplinare le trasformazioni urbane e territoriali in modo tale che il paesaggio non sia soltanto un vincolo che tutela un valore da trasmettere alle future generazioni, ma diventi una opportunità di ripensare il nostro modello di sviluppo centrandolo sulle risorse locali e facendo si non soltanto che abbia impatti limitati sull’ambiente ma che lo lasci migliore di come lo abbiamo trovato."

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