Il contributo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica per una pianificazione di qualità dei territori vitivinicoli in un evento del G7, a Siracusa. Nello spazio dell’Antico Mercato messo a disposizione da Veronafiere si è svolto un Talk a cura del Comitato Tecnico scientifico del PRG Città del Vino, dal titolo “Pianificazione territoriale e Buone pratiche”. Sono intervenuti il presidente dell’Associazione nazionale Città del Vino Angelo Radica, l'assessore all’Agricoltura del Comune di Catania (neo Città del Vino) Andrea Cesare Guzzardi, Valeria Lingua (docente di Architettura all’Università di Firenze, componente dell’Ufficio di presidenza dell’INU, nonché assessore alla pianificazione del Comune di San Gimignano e coordinatrice del comitato scientifico che ha curato le Linee Guida del Piano Regolatore delle Città del Vino) e Ferdinando Trapani, professore associato di urbanistica al Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, INU Sicilia.
Proprio le Linee Guida, alla base della discussione dell’evento di Siracusa, sono state concepite dall’Associazione Nazionale delle Città del Vino attraverso la collaborazione dell’INU, che ha garantito il proprio supporto scientifico. Nate nel 1999, le Linee guida hanno beneficiato di una revisione nel 2021 e sono il riferimento di un concorso biennale istituito nel 2008 per individuare le migliori pratiche urbanistiche e di governo del territorio. La premiazione avviene nell’ambito di Urbanpromo.
Il Talk è stato incentrato su due tematiche tra quelle trattate dalle Linee Guida, ovvero la pianificazione di area vasta e la transizione ecologica. Per quanto riguarda il primo argomento, spiega Valeria Lingua, “è una caratteristica peculiare delle aree di pregio vitivinicolo che la pianificazione, per essere utile ed efficace, non possa essere racchiusa nei confini comunali. Occorre perciò comprendere in che misura può realizzarsi un contributo dai piani territoriali e dai piani strategici, sia per quanto concerne la qualità del paesaggio, sia per rispondere alle esigenze del mondo produttivo. In questo senso è emersa tutta la portata innovativa del piano territoriale regionale siciliano, che presta una significativa attenzione al livello economico e sociale”.
Nell’ambito dell’argomento della pianificazione nell’attuale fase di cambiamento climatico e transizione ecologica, tema portante del G7 di Siracusa, la discussione nel Talk si è poi sviluppata sul piano delle relazioni tra cambiamento climatico e agricoltura. Sono emerse alcune azioni e principi da implementare come, sottolinea Lingua, “la raccolta e il riutilizzo delle acque anche ai fini della prevenzione del rischio idraulico, la circolarità intesa come recupero degli scarti di lavorazione (sarmenti ecc.), l’accessibilità ai vigneti e alle cantine in termini sia territoriali che architettonici”.
Il Talk ha prodotto un importante sviluppo: la proposta di iniziare un confronto tra Regione Sicilia da un lato, e INU e Città del Vino dell’altro, per includere le Linee Guida tra i contenuti del piano territoriale regionale in corso di redazione.
Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica