In vista della ricorrenza della Giornata mondiale dell’urbanistica, l’8 novembre, è utile riflettere sulle principali questioni che in questo anno sono state al centro del dibattito internazionale. Riguardano in particolare i cambiamenti climatici, l’inclusione, le nuove tecnologie.
I cambiamenti climatici stanno comportando disastri ambientali di notevole portata, spesso improvvisi, causando ingenti danni a luoghi e persone. La pianificazione del territorio è in questi casi di fondamentale importanza in quanto non basta la protezione del territorio solo in risposta ai singoli episodi di crisi ma occorre una messa in sicurezza dei luoghi preventiva ed in una logica di integrazione della strumentazione urbanistica con i dispositivi economico-sociali e le nuove tecnologie. La questione diventa ancora più complessa quando oltre al rischio ambientale si uniscono altri tipi di rischi in contemporanea. Occorre in questi casi ragionare in un’ottica di multiresilienza e multiadattamento, intendendo con questi termini la capacità di un sistema di reagire a una situazione di compresenza di rischi multipli e ritornare alla situazione iniziale o creare un nuovo equilibrio in grado di tener conto di specificità dei territori, tipologie di rischi, attori coinvolti e nuove esigenze.
L’inclusione è un altro tema molto centrale ed è legato a molteplici questioni in cui l’urbanistica ha un ruolo fondamentale. Tra queste, la ri-definizione di spazialità complesse – per diverse cause antropiche o ambientali, sociali o culturali - in grado di assicurare integrazione e accoglienza ma anche comfort, accessibilità e benessere per tutti ed in particolare per i soggetti più fragili. A tal fine si rende necessario pensare in termini di co-progettazione e co-programmazione tra tutti gli attori interessati.
E ancora le nuove tecnologie. A breve, tutte le merci ci saranno consegnate tramite droni, le ordinazioni al bar saranno prese solo da robot e i piani urbanistici saranno realizzati da programmi di Intelligenza Artificiale. Anche su questo tema la pianificazione del territorio dovrà avere una parte importante nel comprendere come l’intelligenza artificiale possa essere di supporto e non sostitutiva della figura dell’urbanista, velocizzando, incrociando, sovrapponendo in maniera intelligente l’integrazione di dati e risultati di analisi e soluzioni progettuali, ma anche organizzando in maniera rapida ed efficiente tempi e compiti.
L’Istituto Nazionale di Urbanistica da anni sta svolgendo un ruolo importante a livello internazionale su questi temi sia rispetto all’interazione con organismi internazionali che alle attività svolte. Tra queste, le Giornate internazionali di Studio INU e le relative pubblicazioni dei contributi presentati, la realizzazione del Global public space toolkit con UN – Habitat, gli eventi in collaborazione con il GUDesign network, la partecipazione ai diversi World Urban Forum, al World Urban Day di Buenos Aires, agli eventi dell’ECTP-CEU. Tali occasioni stanno consentendo all’Istituto da una parte di rimanere sempre aggiornato sulle questioni internazionali, da un'altra di diffondere la “cultura INU” nel mondo, da un'altra ancora di essere promotore di occasioni di dibattito e incontro su temi di interesse globale.
Marichela Sepe, DICEA-Sapienza Università di Roma - responsabile relazioni internazionali INU