Il giorno 24 aprile 2022 è deceduto in Roma il Prof. Ing. Giuseppe Imbesi, membro effettivo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Il Prof. Giuseppe Imbesi è stato una figura di urbanista di rilievo nazionale e internazionale.
Di formazione Ingegnere, Libero Docente di Urbanistica nel 1969, poi Professore Ordinario nel 1971, ha dedicato la sua vita all’urbanistica fino ai tempi più recenti, nella formazione, nella ricerca, nello sviluppo e nella diffusione della cultura della pianificazione territoriale e urbana.
Nella formazione, oltre all’insegnamento svolto nei Corsi di Laurea della Facoltà di Ingegneria della Sapienza di Roma e in Università Estere, di grande rilevanza è stato il suo ruolo di fondatore e Direttore della Scuola di Specializzazione in Pianificazione e Tecniche Urbanistiche per le Aree Metropolitane della Sapienza. Una Scuola con una originale e interessante impostazione pluridisciplinare, nella quale si sono formati numerosi urbanisti italiani e stranieri.
Le ricerche che ha svolto e diretto hanno avuto come oggetto sia la scala territoriale, sia la scala urbana.
Tra le prime, particolare importanza hanno avuto quelle sulle aree periferiche e marginali nei Paesi in Via di Sviluppo e quelle sulla pianificazione del turismo.
Tra le seconde, quelle relative al tema della riduzione del rischio sismico sono state all’avanguardia in Italia nel sostenere la necessità-opportunità di affrontare il problema anche in termini di messa in sicurezza e conseguente riassetto di un sistema, a scala urbana, di spazi pubblici per minimizzare gli effetti del sisma sulle popolazioni.
La sua attività di ricerca si è svolta anche nelle collaborazioni e consulenze scientifiche a organismi di grande rilievo internazionale e nazionale quali Fao, OMT, Habitat, Consiglio d’Europa, Senato della Repubblica Italiana e per le politiche per il Mezzogiorno quali CASMEZ, FORMEZ, IASM, INSUD.
La sua ampia attività di progettazione, da solo o in collaborazione, per piani territoriali e locali e di partecipazione a concorsi ha sempre avuto la qualità di una ricerca sperimentale.
Sono da ricordare, tra gli altri, i significativi contributi dati alla pianificazione territoriale e urbanistica del Mezzogiorno con progetti e piani a scala regionale in Calabria, la sua terra di origine, Molise, e Lazio meridionale e a livello locale ad Agrigento e Reggio Calabria, oltre ai piani per diversi Comuni della Locride.
E’ stata importante anche l’attività svolta per Roma: dal progetto del quartiere della Torraccia nell’ambito del II PEEP, al piano di recupero di Acilia, alla partecipazione alla Commissione Consultiva Tecnico-Urbanistica del Comune dal 1979 al 1991, fino alla collaborazione al PRG, approvato nel 2008 e tuttora vigente, per gli aspetti turistici.
Grande, multiforme e di notevole impatto l’impegno del Prof. Imbesi per lo sviluppo e la diffusione della cultura urbanistica, con la pubblicazione di oltre quattrocento lavori scientifici e la partecipazione continua a congressi, convegni e seminari in Italia e all’estero.
E’ stato tra i fondatori della Società Italiana degli Urbanisti; di UrbIng – Rete solidale e non gerarchica dei docenti di Tecnica e Pianificazione Urbanistica e di Urbanistica nei Corsi di Studio Universitari delle Facoltà di Ingegneria; membro del Comitato Scientifico del Centro Nazionale di Studi Urbanistici; delegato dell’Association International des Urbanistes.
Di grande importanza per lo sviluppo della cultura urbanistica in Italia è stato il ruolo svolto come Direttore della collana di pubblicazioni scientifiche “Città, Territorio, Piano” per le Edizioni Gangemi di Roma. La collana ha pubblicato cinquantasei volumi di vari autori italiani sia su temi della storia dell’Urbanistica, sia su ricerche e proposte relative a problemi attuali di territori e città.
Il prof. Imbesi è stato sempre, nel corso della sua vita di urbanista, un attento e profondo osservatore e interprete delle cause delle complesse trasformazioni culturali di livello globale e nazionale che si sono inevitabilmente tradotte in profonde trasformazioni territoriali e urbane, ed è stato consapevole testimone delle conseguenti crisi dei fondamenti culturali e degli strumenti operativi della pianificazione, riflettendo sulla complessità del presente e proponendo cammini da percorrere verso “(…) una sintesi che favorisca una diversa concezione etica che, partendo dall’accettazione delle diversità, divenga messaggio unitario per il domani e costruisca i prodromi di un diverso, inedito pensiero in grado di aiutarci”, come ha scritto in un recente articolo.
Noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo e di frequentarlo per molti anni nel Dipartimento di Architettura e Urbanistica (DAU) ricordiamo, assieme all’INU Lazio, il Professor Giuseppe Imbesi con grande stima e affetto per la sua persona e per il suo insegnamento di urbanista e di studioso.
Paolo Colarossi, Domenico Cecchini